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14/03/2016 ANAC - affidamento di lavori plurimi di somma urgenza ex art. 176 del DPR 207/2010

In data 3 luglio 2014 l'ANCE - sezione regionale Friuli Venezia Giulia - in nome e per conto delle imprese edili della Regione FVG, segnalava all'ANAC presunte anomalie relative all’affidamento “diretto” in somma urgenza (ex art. 176 DPR. 207/2010) di 4 interventi di restauro monumentale.

Nella segnalazione de quo, l'ANCE evidenziava come detti interventi venivano affidati sempre alla stessa impresa OMISSIS di Roma, nel periodo compreso tra il 2012 e il 2014, per un ammontare complessivo di circa 1.000.000 euro.

I quattro interventi di restauro monumentale riguardavano:

  • messa in sicurezza e interventi sulle cinte murarie della citta' di Palmanova in provincia di Udine; tali lavori venivano affidati con verbale di somma urgenza in due diversi momenti: primo intervento 2012 e secondo intervento 2013 (d’ora in avanti: Palmanova I e Palmanova II) per gli importi lavori pari a € 332.861,41 ed € 222.321,00; Stazione Appaltante Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del FVG (d’ora in avanti Direzione Regionale);

  • esecuzione di manutenzione straordinaria della copertura di Palazzo Clabassi, sede udinese della Soprintendenza, per l’importo lavori pari a € 240.044,65; Stazione Appaltante Soprintendenza BAP di Udine;

  • esecuzione di manutenzione straordinaria su Casa Bertoli – Aquileia in Udine per l’importo lavori pari a € 124.500,00; Stazione Appaltante Soprintendenza BAP di Udine.

L’ANCE sosteneva che il ricorso al regime di somma urgenza (ex art. 176 DPR 207/2010), con il relativo ingaggio della ditta di Roma (per tutti gli interventi), si poneva in violazione dei principi ordinari di rotazione, di tutela della concorrenza e degli interessi economici della P.A.; sul punto, infatti, detti interventi "difetterebbero a monte le circostanze riconducibili alla “somma urgenza” di cui al richiamato art. 176 d.p.r. n. 207/2010 che consentono la deroga alle disposizioni normative sulle gare ad evidenza pubblica".

L’ANCE, con successiva nota del 4 agosto 2014, segnalava ulteriormente all'Autorita' che l’impresa, alla data degli affidamenti, risultava priva di certificazione SOA per la categoria OG 2 e OG 25 (certificazione necessaria per ottenere lavori di importo superiore a 150.000 euro) essendo scaduta l’attestazione e non essendo intervenuta la verifica triennale.

Relativamente a detti affidamenti, in data 09.07.2014, anche il Servizio Ispettorato del Ministero dei Beni e delle attivita' culturali e del turismo (MiBACT) provvedeva ad inviare all'Autorita' una segnalazione in merito ai fatti emersi durante l’ispezione condotta (sulle “procedure di somma urgenza” di cui sopra) dal 18 al 20 giugno 2014 presso la Soprintendenza B.A.P. del FVG sez. di Udine e Trieste e presso la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del FVG.

Detta relazione ispettiva individuava alcuni profili di criticita' sui lavori di restauro in regime di “somma urgenza” comuni a tutti gli interventi, evidenziando l’assenza di fatti imprevedibili ma unicamente il verificarsi dell’aggravamento progressivo dello stato dei manufatti. In particolare, poi, per l’intervento su Palazzo Clabassi non veniva evidenziato alcuno stato di pericolo per la pubblica incolumita' ma, al riguardo, si paventava un pericolo potenziale.

A seguito delle criticita' segnalate, l'ANAC avviava un procedimento istruttorio nei confronti della Soprintendenza BAP di Udine e della Direzione Regionale per i beni Ambientali e Paesaggistici del FVG per la verifica delle doglianze manifestate.

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