Dopo l'attacco ransomware e il data breach rivolti contro la regione Lazio, gli hacker hanno penetrato la sicurezza informatica anche della regione Toscana, in particolare dell'Azienda Regionale Sanitaria (ARS), della società genovese Erg e dell'azienda milenese Webuild/Salini. Alla lista si è aggiunta anche Tim, la quale ha agito prontamente per la salvaguardia dei dati dei suoi clienti, bloccando tempistivamente gli account compromessi. Il danno sembra essere stato contenuto, ma ora resta da capire se l' "attività anomala" rilevata dall'azienda è stata opera di terzi esterni, o magari è (di nuovo) colpa di qualche "interno", come nel febbraio 2020, quando Tim aveva individuato e denunciato alla Polizia Postale una serie di attività anomale nei propri server e nella propria rete.
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