La sotto-sezione di 1° livello denominata “Performance” raggruppa obblighi di pubblicazione provenienti da diverse fonti normative e regolamentari. Anzitutto, vi sono i documenti e le informazioni previste dall’art. 10 del d.lgs. n. 33/2013 e, in particolare, il Piano della Performance e la Relazione sulla performance di cui all’art. 10 del d.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 (art. 10, comma 8, lett. b), d.lgs. n. 33/2013). A tal proposito l’ANAC nell’allegato 1 alla delibera n. 1310/2016 ha declinato questi documenti come specifiche sotto-sezioni di secondo livello, chiarendo altresì che per gli enti locali il Piano della performance, validato dall’OIV, è organicamente unificato al Piano esecutivo di gestione (PEG) in coerenza con quanto prescritto dall’art. 169, comma 3 bis, d.lgs. n. 267/2000 (TUEL). Alla documentazione suddetta deve aggiungersi quanto previsto dall’art. 20 del d.lgs. n.33/2013 sempre in tema di performance e, cioè, i dati relativi all’ammontare dei premi, distinti tra ammontare complessivo dei premi collegati alla performance e ammontare dei premi effettivamente distribuiti (art. 20, comma 1, d.lgs. n. 33/2013). A tal proposito, l’ANAC nell’allegato 1 alla delibera n. 1310/2016 ha declinato l’ammontare dei premi come sotto-sezione di 2° livello denominata “Ammontare dei premi”, articolata in “premi stanziati” e “premi distribuiti”, chiarendo che entrambi sono pubblicati in apposite tabelle. Inoltre, sempre sui premi la legge prevede l’obbligo di pubblicare anche ulteriori dati, afferenti rispettivamente: ai criteri per l’assegnazione del trattamento accessorio, così come fissati nei sistemi di misurazione e valutazione della performance; ai dati relativi alla distruzione del trattamento accessorio, in forma aggregata, per dar conto del livello di selettività utilizzato e, infine, ai dati relativi al grado di differenziazione nell’utilizzo della premialità sia per i dirigenti sia per i dipendenti (art. 20, comma 2, d.lgs. n. 33/2013). Tale previsione è stata declinata dall’ANAC nell’allegato 1 alla delibera n. 1310/2016 come unica sotto-sezione di 2° livello denominata “Dati relativi ai premi” e a, sua volta, articolata in tre voci per ciascun obbligo (criteri; distruzione del trattamento accessorio; grado di differenziazione). Infine, al quadro normativo così delineato deve aggiungersi la previsione regolamentare contenuta al par. 1 della non abrogata delibera Civit n. 104/2010 che prevede la pubblicazione del Sistema di misurazione valutazione e Performance. Ne consegue un reticolo che sembra virtualmente distinguersi in una parte generale dove sono contenuti i documenti (il Sistema, il Piano, la Relazione), e cioè la disciplina cartolare della performance, e una seconda parte speciale dove vi è l’attuazione delle previsioni regolamentari con riguardo all’espressione più rappresentativa della disciplina sulla performance: i premi. La parte sui premi serve, di fatto, a rendere noto immediatamente all’utente come funzionano, nella pratica di quell’amministrazione, le previsioni astratte sulla performance e, quindi, come vengono in astratto distribuiti i premi (i criteri) e come nei fatti è distribuito il trattamento accessorio (i dati). Il senso della distinzione sta nell’esigenza di rendere 50 immediatamente verificabile dall’utente la differenza tra l’ammontare premi stanziato e quello distribuito e, tra i premi stanziati, come si sono differenziate le premialità tra dirigenti e dipendenti. Pertanto l’ammontare dei premi e i dati sui premi devono essere congegnati in modo tale da consentirne la facile consultabilità, semmai con un diagramma o una tabella nel quale il dato finale emerga con chiarezza e facilità di reperimento. Come è intuibile, dai riscontri dei RPCT emerge che le maggiori problematicità e le esigenze di standardizzazione si concentrano proprio sugli obblighi di cui all’art. 20, commi 1 e 2, d.lgs. n. 33/2013 e cioè sui dati riguardanti i premi, rispetto ai quali emerge anche, come si vedrà diffusamente al par. 6, un basso livello di automatizzazione dei flussi informativi per la pubblicazione dei dati. Al contrario, rispetto agli altri obblighi di cui all’art. 10, comma 8, e alla delibera Civit n. 104/2010 tendono a concentrarsi le proposte di eliminazione in una prospettiva di semplificazione.
A) Proposte di semplificazione/eliminazione per i documenti sulla performance : Le proposte riguardano in via prevalente la documentazione sulla performance, comprensiva di Sistemi di misurazione, Relazione e Piano, che si sono rivelate anche tra quelle a più bassa percentuale di standardizzazione e più alto livello relativo di difficoltà di compilazione. A tal riguardo molte amministrazioni convergono nella proposta di procedere ad una eliminazione dell’obbligo di pubblicazione, ovviamente non attuabile a legislazione vigente, di tale documentazione, giustificata sulla base della scarsa fruibilità di tale documentazione verso l’esterno. Infatti si tratta di documentazione molto corposa sia in termini di dimensioni che di informazioni la quale risulta di relativo basso interesse per gli utenti che hanno dimostrato di visualizzare poco queste pagine (cfr. capitolo 6). L’altra argomentazione utilizzata per sostenere la necessità di sopprimere gli obblighi di pubblicazione della documentazione (Sistema, Relazione e Piano) risiederebbe nella duplicazione cui darebbe luogo la coesistenza di informazioni generali sulla performance e informazioni specifiche sui premi. In particolare ciò emergerebbe in maniera evidente per i criteri per distribuire le premialità, da pubblicare distintamente ai sensi dell’art. 20, comma 2, d.lgs. n. 33/2013, nonostante si tratti di profili già contenuti nel Sistema di misurazione e valutazione della performance, che è pubblicato nella sua interezza.
B) Proposte di semplificazione/standardizzazione per i dati sui premi : Alcune amministrazioni invocano quale elemento di semplificazione l’adozione di uno schema o più schemi o modelli standard che potrebbero garantire, ad un tempo, la qualità delle informazioni e la confrontabilità delle stesse. A tal proposito prospettano l’esigenza di un modello strutturato sotto forma di tabella, dove si pongano a raffronto – per ciascuna annualità – l’ammontare stanziato e quello liquidato per i premi e il livello di distribuzione del trattamento accessorio. Lo schema dovrebbe auspicabilmente tener conto del livello di dettaglio già raggiunto dagli enti che sono soliti distinguere, in tema di performance, non solo tra dipendenti e dirigenti, come richiede la norma, ma anche in base ad altre variabili.
Fonte: Anac Progetto trasparenza > Monitoraggio conoscitivo sulla esperienza della trasparenza
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