L' interoperabilità banche dati è un tema strettamente connesso sia a quello della semplificazione sia a quello della standardizzazione, di cui si dirà qui in termini generali e nel capitolo 5 con riferimento a specifiche sotto-sezioni di “Amministrazione Trasparente”. In termini di semplificazione, assolvere ad esempio gli obblighi di pubblicazione attraverso il link alla pagina web o al database in cui i dati sono giù presenti permetterebbe di snellire i contenuti di amministrazione trasparente ed evitare duplicazioni. In termini di standardizzazione, i link permetterebbero di “puntare ai luoghi” tematici in cui i dati richiesti sono presenti con gli altri dati e documenti affini (ad esempio portali tematici, etc.) e, in caso di database e sistemi informativi, anche con i correlati strumenti di ricerca, categorizzazione ed elaborazione che ne agevolerebbero la fruibilità2. L’evenienza di usare maggiormente link e altre forme di collegamento tematico, oltre a valere per le fonti “esterne” alle singole amministrazioni, potrebbe avere ragion d’essere anche per le “fonti interne”. Alcune delle proposte pervenute a riscontro del questionario, infatti, si riferiscono ad un raccordo tra “Amministrazione trasparente” e le sezioni che, ai sensi del Codice dell’amministrazione digitale o per effetto di altre disposizioni di legge, sono accessibili direttamente dall’home page di ciascun sito istituzionale, come ad esempio gli avvisi pubblici di selezione o i bandi di gara e per altre sezioni tematiche analoghe attraverso le quali, a parere di alcuni RPCT, l’utente riesce a soddisfare più facilmente la sua esigenza di conoscenza di dati e documenti.
Essi affermano :
“Dal punto di vista tecnico/informatico si potrebbe provvedere a rendere disponibili sui siti delle amministrazioni apposite "visualizzazioni" dei dati che le stesse amministrazioni sono tenute a comunicare o a inserire in banche dati nazionali appositamente progettate e implementate (quali quelle della Funzione Pubblica o del MEF ecc.) ai fini del controllo e della verifica prevista dalle norme”.
“Le Informazioni Ambientali – in alcuni Contenuti dell’obbligo – richiedono contributi informativi la cui titolarità fa capo ad altri Enti competenti (Asl, Ministero dell’Ambiente), soprattutto per quanto concerne lo stato degli elementi dell’ambiente, i fattori che incidono su questi ultimi e le misure generali che influiscono a tali livelli. Per la maggior parte delle informazioni già si fa ricorso a link ai siti dedicati, ma sarebbe anche in questo caso ottimale la creazione di una piattaforma nazionale che faccia confluire - tramite gli Enti di settore - i dati citati, rendendo sufficiente un mero collegamento alla stessa”.
Fonte: Anac Progetto trasparenza > Monitoraggio conoscitivo sulla esperienza della trasparenza
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