L'avvocato ... presentava un ricorso, per nome e per conto di un proprio assistito, contro il diniego opposto dal Dirigente dell'Istituto Comprensivo di un Comune del frusinate. Nello specifico, la richiesta verteva sull'accesso ed estrazione di copia degli atti depositati dalla docente alla quale sono stati riconosciuti i benefici della L. 104/1992 per assistere il genitore disabile, con l'eventuale dichiarazione d'incapacita' del tutore.

Il responsabile del procedimento ha rigettato l'istanza di accesso, perche' generica nella propria motivazione e priva della forma e dei requisiti di legge.

L'avvocato, contestando il suddetto diniego a firma di un funzionario amministrativo, dopo pochi giorni diffidava il Dirigente scolastico ad adempiere alla richiesta di accesso ai medesimi documenti. Nel mese di maggio, la stessa adiva il Difensore Civico affinche' si pronunciasse sulla legittimita' del rigetto della sua istanza e notificava il ricorso alla docente, in qualita' di controinteressata, ai sensi dell'art. 12 c. 2 del D.P.R. 184/2006.

Il Dirigente scolastico, con nota formale, confermava il non accoglimento della richiesta con le seguenti motivazioni:

1) priva della forma e dei requisiti di legge: l'istanza di accesso presentata e' inammissibile in quanto non sottoscritta dai potenziali controinteressati e l'istanza di autotutela e' infondata perche' presentata da soggetto privo di interesse e non legittimato;

2) generica nella propria motivazione: il soggetto richiedente deve specificare il nesso che lega il documento richiesto alla propria posizione soggettiva, ritenuta meritevole di tutela; la domanda deve indicare i presupposti di fatto idonei a rendere percettibile l'interesse specifico, concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento "de quo".