Fonte: TempoStretto - Quotidiano online di Messina e provincia
Gioveni invita De Luca “ad ottemperare alla normativa vigente e alle indicazioni dell’Anac". E “se, quando e in che modo tale opportuna rotazione di personale avverrà"
“Le varie amministrazioni succedutesi al Comune di Messina hanno fatto spesso ruotare i dirigenti ma mai, o quasi mai, funzionari, tecnici e direttori di sezione che da più di 20 anni operano indisturbati in aree a rischio corruzione”.
A sostenerlo è il consigliere democratico Libero Gioveni, il quale “in seguito alla triste vicenda giudiziaria denominata Terzo livello” ha voluto riaccendere i riflettori sulla questione, attraverso una interrogazione urgente a risposta scritta, indirizzata al sindaco, Cateno De Luca, al Collegio dei revisori dei conti e al presidente del Consiglio comunale. Gioveni aveva già presentato una interrogazione sullo stesso argomento lo scorso dicembre “senza però ottenere il riscontro sperato”. L’aveva presentata “in quanto le leggi e il Piano nazionale anticorruzione dell’Anac non sono stati mai scrupolosamente rispettati.
Gioveni invita adesso il sindaco De Luca “ad ottemperare alla normativa vigente e alle indicazioni dell’Anac che suggeriscono chiaramente la rotazione di funzionari, tecnici e direttori di sezione”. A dire del consigliere del Pd, se facciamo un’analisi a ritroso nel tempo sull’organigramma del personale dei vari dipartimenti di Palazzo Zanca “parecchi funzionari responsabili, direttori di sezione, tecnici e così via. stazionano indisturbati anche da 25 anni nei loro posti. Eppure – incalza Gioveni - le disposizioni di legge e le indicazioni dell’Anac sono chiarissime”.
Nell’interrogazione vengono indicati gli ambiti nei quali sarebbe più elevato “il rischio di corruzione, interessati dai seguenti procedimenti: autorizzazione o concessione; scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi; concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati”.
Partendo da tali ambiti “si individuano, conseguentemente, quali siano gli uffici esposti al maggior rischio di corruzione, che contano tra i procedimenti di propria competenza molti di quelli compresi nei suddetti ambiti: edilizia privata, urbanistica, ambiente, commercio, manutenzione e lavori pubblici, cultura e sport, servizi sociali”. Gioveni chiede a De Luca “se intende perseguire le finalità delle suddette disposizioni di legge e delle chiare indicazioni dell’Anac in materia di rotazione del personale operante nelle aree a più elevato rischio di corruzione, atteso che fino ad oggi non sono state scrupolosamente rispettate”.
E “se, quando e in che modo tale opportuna rotazione di personale avverrà (soprattutto di quello operante nei dipartimenti tecnici) nel rispetto della normativa vigente e del Piano nazionale anticorruzione, a garanzia della continuità amministrativa e dell’efficienza dei servizi”.
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