Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-01744
presentato da DADONE Fabiana
testo di Mercoledì 18 dicembre 2013, seduta n. 140
Al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Per sapere, premesso che:
in vista della giornata internazionale contro la corruzione, che si celebrera’ il prossimo 9 dicembre, e’ stato diffuso dall'associazione Transparency international l'edizione del perception corruption index, una sorta di classifica mondiale della corruzione che sintetizza in un unico indicatore le valutazioni di 13 organismi indipendenti;
in questa graduatoria l'Italia e’ posizionata al sessantanovesimo posto su 175. Prima del nostro Paese si sono classificati stati quali Cuba, il Ghana, il Ruanda e la Namibia, solo per fare alcuni esempi. Tra gli Stati europei l'Italia risulta addirittura terzultima, a pari merito con la Romania e seguita esclusivamente da Bulgaria e Grecia;
la corruzione in Italia, oltre che come fenomeno di malaffare e come elemento di discredito dell'immagine internazionale del nostro Paese, si configura sempre di piu’ come uno dei fattori strutturali che rallenta la crescita economica del nostro PIL. La Corte dei conti ha stimato in circa 60 miliardi di euro annui il costo della corruzione, una cifra enorme che vale da sola come diverse leggi di stabilita’ e si traduce in una enorme zavorra che il nostro sistema economico e sociale subisce: nessuna economia puo’ reggere un tale costo, che altro non e’ che una tassa occulta sui cittadini estranei all'accordo criminale;
e’ assunto condiviso che l'illegalita’ e la corruzione tendano a essere costanti nel tempo: si puo’ riscontrare un'improvvisa contrazione solo quando l'emersione degli scandali e’ tale da innalzare esponenzialmente il «costo del rischio» del mercato illegale, rendendo l'accordo corruttivo «diseconomico». Ad esempio, negli appalti banditi dopo «Tangentopoli» il prezzo pagato dagli enti pubblici e’ calato in media del 40-50 per cento (dai 300-350 miliardi di lire per chilometro della metropolitana di Milano si e’ passati a 150-250 miliardi...);
la lotta all'illegalita’ e alla corruzione, anche quando riguarda le diffuse condotte di «malamministrazione», svolge un ruolo chiave per l'economia di un Paese, in quanto consente di liberare energie vitali compresse, che possono aiutare lo sviluppo dei mercati, e favorisce situazioni di emersione delle attivita’ economiche che giovano al sistema generale della fiscalita’;
per contrastare il fenomeno della corruzione e’ stata approvata la legge n. 190 del 2012 e come previsto da quella stessa legge e’ stato recentemente varato dalla Civit, nella sua qualita’ di Autorita’ anticorruzione, il piano nazionale anticorruzione;
la corruzione, come specifica lo stesso piano nazionale anticorruzione, va combattuta a diversi livelli, tra i quali quello normativo e di prevenzione.
Tanto premesso l'interrogante chiede:
quali misure specifiche e risorse siano gia’ state destinate o saranno destinate alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni corruttivi che si verificano nel nostro Paese.
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