Con Nota del XXX, l’Ufficio Tecnico – Urbanistica – Edilizia Privata dell’XXX, in persona del Geom. XXX, richiedeva supporto legale relativamente “al controllo sulla correttezza degli atti emessi e della procedura fin qui adottata… inoltre…” per “capire per la chiusura della pratica… cosa e' necessario fare da parte degli uffici comunali e/o dal Sindaco del Comune di XXX”.
Con la medesima nota veniva trasmessa la documentazione necessaria per ricostruire la cronistoria dei fatti che viene sinteticamente riassunta di seguito.
In data XXX si procedeva al sopralluogo presso l’Azienda XXX sita in via XXX e terreni agricoli limitrofi, di proprieta' del sig. XXX e condotta dal sig. XXX, su segnalazioni scritte e verbali da parte dei cittadini residenti nella medesima via, per denunciare la situazione di degrado ambientale provocato da carenze strutturali sotto l’aspetto urbanistico, edilizio e ambientale.
Il personale della Polizia Locale, unitamente al Servizio Tecnico del Comune di XXX e al servizio veterinario ASL procedevano all’istruttoria del caso - Prot. P.G. XXX per reati edilizi e ambientali - unitamente al Servizio ARPA che interveniva con sopralluogo in data XXX.
Con ordinanza sindacale contingente e urgente n. XXX del XXX, Prot. XXX, il Sindaco del Comune di XXX ordinava di provvedere, entro 30 giorni dalla notifica, avvenuta in data XXX, a mettere in atti ogni azione idonea a limitare, e nel breve periodo annullare, i diversi disagi cagionati con l’attivita' attuale, nonche' di ottemperare alle prescrizioni per le gravi carenze strutturali presenti nell’allevamento al fine di ripristinare le condizioni igieniche e ambientali a tutela dell’ambiente e degli ecosistemi.
Con nota, Prot. XXX del XXX, la proprieta' comunicava “di aver incaricato Tecnico per redigere la pratica necessaria, ai soli fini urbanistici, per regolarizzare i fabbricati… quanto prima saranno presentati elaborati grafici e quanto necessario per ottenere Permesso Costruire”.
A seguito di successivo sopralluogo del XXX - Prot. P.G. XXX -, ai sensi dell’art. 650 c.p., veniva riscontrata l’inottemperanza dell’ordinanza sindacale.
Con nota del XXX, Prot. XXX, veniva comunicato l’avvio del provvedimento ai sensi dell’art. 7 e 8 Legge 241/1990 e s.m.i., per l’inottemperanza all’Ordinanza Sindacale, notificato in data XXX al conduttore e alla proprieta'.
Con nota del XXX, l’Avv.to XXX, in nome e per conto del conduttore, comunicava al proprietario, e per conoscenza al Comune di XXX e all’XXX, l’invio a “vagliare congiuntamente le modalita' di ottemperanza alle prescrizioni imposte”, avvisando che il conduttore era “disponibile a sostenere integralmente la spesa per collettare le acque di lavaggio della mungitrice e della cisterna del latte nel pozzo di raccolta posto sotto la concimaia”. Si avvertiva, inoltre, che “in caso di mancato accordo e di esecuzione coattiva dei lavori da parte dell’Autorita', il costo degli interi lavori Le verrebbe addebitato al 50%”.
In data XXX, presso il Comune di XXX, veniva incontrato il sig. XXX e il tecnico dallo stesso incaricato per chiarire la posizione di irregolarita' dell’Azienda condotta; al termine del quale il sig. XXX comunicava l’impegno ad eseguire tutti gli interventi necessari.
Con ordinanza n. XXX del XXX, Prot. XXX, il Responsabile del Settore Tecnico ordinava alla proprieta' e al conduttore di provvedere entro 90 giorni dalla notifica alla rimozione/demolizione delle opere realizzate senza permesso di costruire (porticato e concimaia), in violazione dell’art. 31 DPR 380/2001.
Con successiva nota, Prot. XXX del XXX, la proprieta' si impegnava a ripristinare lo stato dell’immobile “non appena l’immobile stesso sara' liberato dagli animali, dalle attrezzature agricole e dai materiali connessi di proprieta' del sig. xxx, che attualmente lo sta occupando… provvedendo inoltre alla demolizione del porticato e della concimaia”.
Con nota del XXX l’avv.to XXX, in nome e per conto del conduttore, asseriva la mancanza di riscontro alla precedente nota del XXX e, preso atto della situazione, comunicava “il mio assistito si vede costretto a cercare altra struttura in cui proseguire la sua attivita' di allevatore... entro sei mesi. Resta inteso che, durante tale periodo, rimarra' operativo l’impegno di collaborazione”.
Al contempo si richiedeva al Comune di autorizzare la sosta temporanea dei bovini fino al reperimento di altra idonea struttura, con l’impegno di cercare soluzioni temporanee, concordate con gli Uffici, per evitare la contaminazione delle acque superficiali.
A riscontro della suddetta nota, la proprieta' respingeva ogni contestazione, informando altresa' della intenzione di “non accettare che l’immobile… prosegua nelle attuali condizioni e modalita'”, di declinare ogni responsabilita' alla permanenza dello stato di irregolarita' specificando che “in presenza di una espressa autorizzazione da parte delle autorita' competenti il sottoscritto non si opporra' a rispettare quanto in essa prescritto”, respingendo, altresi', ogni richiesta di collaborazione.
Successivamente, con nota Prot. XXX del XXX, l’avv.to XXX, in nome e per conto del conduttore, contestava integralmente quanto asserito dalla proprieta'.
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